Brawl Stars Katana Kingdom: Addio Proiettili, Benvenute Lame

Katana Kingdom

Supercell, nel suo continuo tentativo di combinare frenesia arcade, caos da baruffa e folklore orientale, ha tirato fuori un evento che è puro genio o pura follia – probabilmente entrambi: Katana Kingdom.
È un po’ come se avessero preso Brawl Stars, ci avessero versato sopra un litro di brodo ramen, aggiunto tre ninja di livello anime, e poi shakerato con violenza. Il risultato? Una modalità in cui tutti i brawler diventano improvvisamente samurai. Alcuni si adattano come veri guerrieri, altri… sembrano turisti in kimono che hanno bisogno di carte Brawl Stars gemme per fare qualcosa di buono. 

In questo articolo raccontiamo cos’è Katana Kingdom, perché è assolutamente divertente (e anche leggermente traumatico), e quali brawler meritano di diventare Shogun, e quali è meglio tenere a casa a guardare Netflix.

Che cos’è Katana Kingdom?

Katana Kingdom è una modalità evento a tempo limitato in Brawl Stars, introdotta per portare un’ondata di novità in mezzo al solito logorio da ladder. A prima vista sembra una mappa alternativa, ma in realtà è una vera e propria ristrutturazione temporanea delle regole del gioco, con meccaniche uniche e una filosofia molto semplice: basta armi da fuoco, qui si combatte con le lame.

Ogni brawler viene catapultato in un’arena ispirata al Giappone feudale, piena di dettagli estetici da far impallidire qualsiasi episodio di Naruto: ponti di legno, lanterne rosse, tetti spioventi, e cespugli ovunque (perché ovviamente anche i ninja si nascondono nei cespugli – lo dice la scienza).

Ma il dettaglio più importante? No, non c’è un Brawl Pass Shop. In Katana Kingdom, ogni attacco base diventa corpo a corpo. Proprio così. Colt non spara, Brock non lancia razzi. Tutti, anche i più improbabili, tirano fendenti come se fossero in una gara di taglio del cocomero a occhi chiusi.

Gameplay: quando i proiettili non servono più

Il gameplay cambia radicalmente. Le abilità vengono adattate, la distanza non è più un vantaggio, e la velocità diventa l’unica cosa che ti salva la pelle (insieme alla fortuna e all’abilità di spam-clickare l’attacco base con la grazia di un pianista caffeinomane).

Ecco cosa rende la modalità stranamente brillante:

  • Tutti i colpi sono ravvicinati: che tu sia un tiratore scelto o un tank, devi combattere faccia a faccia. O meglio: lama a lama.
  • Super modificate: in alcuni casi, anche le super vengono adattate. Alcuni brawler cambiano il tipo di attacco per rimanere fedeli all’atmosfera “katanosa”.
  • Mappe trappola: alcune aree hanno trappole a tempo, cespugli esplosivi, e meccanismi nascosti. Se ti piace l’effetto sorpresa (o se ti va bene farti esplodere mentre cerchi un power-up), è il tuo paradiso.
  • Effetti speciali: ogni eliminazione rilascia petali di ciliegio, un buff temporaneo, e la sensazione spirituale di essere un personaggio secondario di Ghost of Tsushima.

Brawler top & flop: chi è samurai e chi è sashimi

Non tutti i brawler sono nati per impugnare una katana. Alcuni sembrano nati per questo evento, altri… sembrano aver sbagliato dimensione.

Top 5: i veri shogun

  1. Buzz
    Ha già uno stile da wrestler corpo a corpo, ma qui diventa una furia da dojo. Il suo stordimento + attacco ravvicinato è letale. È come se Chuck Norris si fosse reincarnato in un brawler con pinne.
  2. Edgar
    È già fastidioso di suo, ma in Katana Kingdom diventa un incubo ambulante. Salta, taglia, se ne va. Ti colpisce e scompare tra i cespugli, lasciandoti solo con il dubbio esistenziale: “Ma da dove è uscito?!”
  3. Mortis
    Finalmente ha la sua vendetta. Niente più critiche sul suo danno ridicolo o sulla sua inutilità in certi match: qui è il re. Sgattaiola ovunque, taglia in velocità e sembra nato per questa modalità.
  4. Rosa
    Quando non è impegnata a coltivare piante o colpire gente con i guantoni, Rosa è una samurai silenziosa ma inarrestabile. La sua ulti è una corazza perfetta per uno scontro ravvicinato.
  5. Fang
    Già normalmente ha un attacco da vicino terrificante, ma in Katana Kingdom è come Bruce Lee dopo 4 Red Bull. Non è leale, ma funziona.

Flop 5: lasciali in panchina

  1. Tick
    Sì, dai. Dai. Serve che ti spieghi? Attacco a distanza, difesa ridicola, corpo a corpo inesistente. È come mandare un pallone da yoga contro una motosega.
  2. Piper
    Colpo da distanza, mira precisa, eleganza… tutto inutile. Qui serve colpire di spada. Piper gira per la mappa come una turista con l’ombrellino che ha sbagliato evento.
  3. 8-Bit
    Poverino. Con la sua lentezza, è il bersaglio ideale. Non riesce nemmeno a raggiungere il centro della mappa senza essere trasformato in sashimi.
  4. Belle
    Ha uno stile da cecchino raffinato, ma in questa modalità il massimo che può fare è guardare con tristezza mentre Buzz la spezzetta in due secondi.
  5. Byron
    Un medico con una katana? Carino come idea, ma praticamente inutile. Meglio curare da bordo campo (se riesce a restare vivo per più di dieci secondi).

Le mappe: estetica zen, gameplay da rissa da bar

Katana Kingdom vanta un’estetica spettacolare. Ci sono giardini zen, ponti in legno, tetti da cartolina e persino un tempio centrale in alcune mappe. Ma sotto quella patina di pace orientale, si nasconde la brutalità più assoluta.

Le mappe sono piene di cespugli strategici (ovvero: trappole mortali), passaggi stretti, punti ciechi e meccanismi a sorpresa. Alcuni tiles attivano trappole, altri fanno esplodere zone di terreno. Insomma: ci entri pensando di diventare un guerriero mistico e ne esci urlando “MA DOV’ERA IL TRAPPOLOOO?!”

Perché è divertente (anche se perdi)

Katana Kingdom è un evento che riesce in qualcosa di molto raro: divertire anche quando perdi. L’azione è così veloce, il caos così totale, e il risultato così imprevedibile che è difficile prendersela troppo sul serio.

Quando vieni colpito da un Mortis che compare dal nulla, o muori in una trappola che non sapevi nemmeno esistesse, non puoi far altro che ridere (o bestemmiare in silenzio, ma con stile zen).

E c’è anche una piccola dose di fan service: vedere brawler normalmente “a distanza” combattere con le spade è un tocco buffo e brillante. Piper con una spada è come vedere una regina inglese con un martello pneumatico: fa ridere e inquieta allo stesso tempo.

Perché è divertente

Conclusione: l’arte della guerra, versione Brawl Stars

Katana Kingdom è la dimostrazione che Supercell sa ancora sorprendere. Un evento unico, creativo, e splendidamente fuori di testa.
In un’epoca in cui molte modalità si somigliano e i giocatori si lamentano che il matchmaking sia più crudele di un villaggio di Colt, Katana Kingdom offre qualcosa di diverso, fresco e soprattutto divertente, e nuovi cosmetici per chi vuole vendere account Brawl Stars e guadagnare qualcosa.

È veloce, frenetico, a tratti assurdo, e regala momenti memorabili in ogni partita. Magari non durerà a lungo, ma come ogni leggenda del Sol Levante… resterà nei ricordi di chi ha vissuto il brivido di tagliare un Crow al volo.

Ora scusate, vado a meditare tra i cespugli. O forse è un Darryl travestito. In ogni caso… Onore al prossimo respawn.