Top 5 Frutti di Blox Fruits

Top 5 Frutti di Blox Fruits

Hai presente quando entri in Blox Fruits, vedi gente che vola, sporca il cielo di particelle luminose e ti scioglie con un clic mentre tu stai ancora cercando il tasto per correre? Ecco: benvenuto nel frutteto più competitivo dei mari. Qui sotto trovi la nostra Top 5 dei Blox frutti — e con una sana dose di ironia per non piangere mentre farmi. Non è una classifica sponsorizzata dal fruttivendolo di South Town, giuriamo, ma se vuoi account Roblox fruit in vendita… Sai dove andare.

Prima di iniziare: i criteri (seri ma non troppo)

  • Versatilità: PvE (grinding), PvP e utilità fuori combattimento.
  • Semplicità d’uso: non tutti hanno voglia di fare una laurea in combo.
  • Potenziale endgame: quando i numeri contano e l’ego pure.
  • Divertimento: perché se devo grindare 3 ore, almeno fatemi ridere.

Spoiler: se il tuo frutto preferito non è qui, non vuol dire che sia scarso. Vuol dire solo che oggi non aveva voglia di essere protagonista. Ricorda che è una classifica più o meno personale, e che ci sono un grande varietà di item Blox Fruits che migliorano statistiche e tutto quanto.

Prima di iniziare: i criteri (seri ma non troppo)

#5 – Light: “Faro abbagliante” del grinding

Perché è top: Light è il tutor universitario del farming: preciso, veloce, sempre puntuale. Con la spada di luce fai piazza pulita e ti sposti come un raggio ben caffeinato. Se stai livellando, è l’amico che non ti chiede mai di dividere il conto.

Dove brilla (eh):

  • PvE: straordinario, clear rapido dei mob e mobilità stellare.
  • Utility: uno dei migliori viaggiatori del gioco, ideale per missioni e raid.

Nei PvP? Può dire la sua, ma richiede mano ferma: chi è nato per farmare spesso preferisce lasciare il ballo delle combo a chi ama soffrire.

Build simpatica: Light + spada veloce → vita semplice, risultati puliti.
Contromisure: chiudere la distanza e interrompere i canali; niente panico, basta un pizzico di cattiveria.

#4 – Buddha: il monaco culturista

Perché è top: Buddha è la risposta alla domanda: “E se diventassi un palazzo con le braccia?”. Con la trasformazione ottieni hitbox generosa, sopravvivenza da caravanserraglio, controllo dell’area e sinergia eccellente con spade/armi. Il meta del raiding e del supporto lo ama.

Dove domina:

  • Raids e boss: tanki, controlli, picchi.
  • Squadra: è il cuscino su cui il team posa le speranze.

Nei PvP? È meglio in set-up da gruppo/duelli lunghi: punisce gli avversari impazienti. Non è il più acrobatico, ma quando ti prende, ti prende.

Build consigliata: Buddha + spada con buon reach (Pole, CDK & co.) → “abbraccione” letale.
Debolezze: giocatori mobilissimi e burst improvvisi. Sì, ti vedo, Leopardi del mare.

Buddha

#3 – Leopard: il cecchino con gli artigli

Perché è top: Se ti piace lo stile “premo e sparisci”, Leopard è la tua estetica: danni esplosivi, mobilità nervosa, abilità che sgridano l’avversario per essersi presentato. È l’idolo dei duelli rapidi: se sbagli una schivata, senti il graffio sul portafogli di frammenti.

Punti forti:

  • Burst: da far arrossire i fuochi d’artificio.
  • Mobilità: insegui, prendi, punisci.

PvE? Fa il suo, ma non è il re del “metti in fila e falcia”. È più “entra, esplode, esce a prendere un gelato”.

Build suggerita: Leopard + arma da finisher (pistola o spada veloce) → combo mordi-e-fuggi.
Come batterlo: disciplina e pazienza; baiti i cooldown, poi lo tieni al guinzaglio. Facile a dirsi, meno a farsi.

#2 – Dough: la pasticceria che impasta l’avversario

Perché è top: Dough è un manuale di controllo travestito da panificio. Stun ben piazzati, combo che sembrano ricette della nonna (ma picchiano come il nonno), e un toolkit che dà fastidio in tutti i modi possibili. In mani esperte, è terrorismo psicologico.

Dove eccelle:

  • PvP: controllo + conversione danni = piagnisteo in chat.
  • PvE: solido, anche se non è il falcia-erba di Light.

Identikit del giocatore Dough: paziente, preciso, amante delle catene (di combo, s’intende).
Build consigliata: Dough + spada con stun/estensioni → ciao ciao barra HP altrui.
Contromisure: mobilità estrema e gestione distanza; se ti impasta una volta, potresti finire al forno.

#1 – Dragon: quando il frutto è status symbol (e sostanza)

Perché è top: Dragon è l’endgame deluxe: controllo dell’area, danno ridicolo, presenza scenica da “non mi parlare se non hai le squame”. È potente, versatile e intimidisce anche prima che parta la musica. Non è plug-and-play: richiede timing e testa, ma quando ci entri, i mari sembrano più piccoli.

Punti di forza:

  • Team fights/raid: respiro ampio, utility e pressione costante.
  • PvP: se sai quando trasformarti e come dosare le abilità, diventi la stella polare del server.

Difetti (pochi, ma cari): curva d’apprendimento, gestione energia/posizionamento.
Build consigliata: Dragon + arma/katana di fiducia → decidi tu il ritmo, gli altri applaudono (o escono dal server).
Come punirlo: interrompere le finestre chiave, non inseguire a casaccio, colpire quando non è in stance favorevole.

Menzioni d’onore (non me ne vogliate)

  • Portal: mobilità da teletrasporto, qualità della vita altissima. Se sei l’amico “arrivo in 2 sec” e poi arrivi davvero, sei tu.
  • Venom: AoE cattivissima e pressione ambientale; perfetto per creare “zone proibite”.
  • Phoenix: sostegno, sustain, vibe da paladino con piume; in team è una coccola.
  • Spider: controllo e combo intriganti; non sempre meta, ma quando incastra è soddisfazione pura.

Consigli pratici da vecchio pirata (che ha perso troppi bounty)

  1. Allena i fondamentali: dash, i-frame, lettura dei cooldown. Il frutto è un mezzo; tu sei (si spera) il cervello.
  2. Un’arma fidata: trovane una che si sposi con il tuo frutto. Light ama la spada pulita; Buddha adora il reach; Dough sfrutta le estensioni.
  3. Non sprecare tutto subito: contro Leopard e Dough, la pazienza è letale quanto un vulcano.
  4. Keybind e sensibilità: piccoli ritocchi = grandi risultati. Se inseguire ti sembra gelatina, probabilmente lo è (aggiusta la sens).
  5. Gioca il tuo stile: se ami il controllo, Dough. Se vuoi farmare chiacchierando, Light. Se vuoi comandare i raid, Buddha. Se vuoi far scappare il server, Dragon. Se vuoi clip da postare, Leopard.

“Ma quindi quale scelgo?”

  • Nuovi giocatori: Light per salire veloci e imparare il movimento.
  • Team player: Buddha per essere la spina dorsale dei raid.
  • Duelisti aggressivi: Leopard per il burst e l’inseguimento.
  • Tattici del controllo: Dough per incastrare e convertire danni.
  • Endgame chad: Dragon per dominare le macro-situazioni con stile.

Questa classifica mescola potenza, praticità e divertimento. In Blox Fruits non esiste il frutto magico che ti risolve la vita da solo: il meta cambia, i giocatori evolvono, e tu devi saper danzare tra combo, spacing e buon senso. Scegli il frutto che ti fa venire voglia di loggare domani, non solo quello che oggi sposta le montagne.

E ricordati: se perdi un duello, non è colpa della latenza (be’, a volte sì), ma soprattutto dell’allenamento. Torna in mare, affila i riflessi, fai pace con i cooldown e… mangia frutta responsabilmente. Finché non finisci a essere tu il boss che gli altri puntano col dito, urlando: “No, non lui, chiama la marina!”.

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